Perché siamo un centro medico specializzato in psicoterapia e supporto psicologico. Collaboriamo con centinaia di terapeute e terapeuti per rendere il benessere mentale sempre più accessibile, anche cercando di comunicare in modo chiaro e responsabile.
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Sessualità e sessuologia: cosa sono?
La sessualità è qualcosa di intimamente radicato, presente in noi fin dalla nascita. Si tratta di un fiore che non smette mai di sbocciare e anzi, usa le varie esperienze della nostra vita come fertilizzante da cui trarre nuova forza. La sessualità si trasforma insieme a noi e svolge un ruolo importante nella costruzione dell’identità e nel mantenimento ottimale della nostra salute fisica e mentale.
Persino l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) dedica del tempo alla sua definizione:
«La sessualità comprende il sesso, le identità e i ruoli di genere, l’orientamento sessuale, l’erotismo, il piacere, l’intimità e la riproduzione. La sessualità è vissuta ed espressa in pensieri, fantasie, desideri, convinzioni, atteggiamenti, valori, comportamenti, pratiche, ruoli e relazioni. La sessualità è influenzata dall’interazione di fattori biologici, psicologici, sociali, economici, politici, culturali, etici, giuridici, storici, religiosi e spirituali»
Insomma, la sessualità abbraccia per intero ogni aspetto della nostra vita.
Ma il rapporto più stretto ce l’ha con il corpo - sensazioni e processi fisiologici - con l’immagine che abbiamo di noi, con le relazioni, con la cultura - pregiudizi e definizione di quello che è erotico e quello che non lo è - con l’aspetto sociale e politico - educazione sessuale, leggi e norme, rapporti di potere.
Un sessuologo, chiamato anche terapeuta sessuale, è un figura esperta in tutto ciò che concerne la sfera sessuale (a livello fisico e psichico). Il suo compito è quello di aiutarci a vivere al meglio la nostra sessualità, grazie a un percorso di terapia personalizzato. Le sue competenze riguardano un ampio ventaglio di materie: si va dalla psicologia alla scienza, dall’antropologia alla medicina.
Quando rivolgersi a un sessuologo
I momenti no, anche quelli legati alla sfera della sessualità, ci sono per tutti (e per tutte). Ma è importante distinguere i problemi transitori, legati magari a un brutto periodo o a una situazione temporanea, da quelli cronici.
È per i secondi che entra in gioco la figura del sessuologo:
- Mancanza o calo di desiderio sessuale
- Difficoltà ad avere un orgasmo
- Dolore durante i rapporti sessuali
- Paura di avere rapporti sessuali (sessuofobia)
- Difficoltà nell’avere o mantenere l’erezione (disfunzione erettile)
- Eiaculazione precoce, ritardata o assente
- Masturbazione compulsiva e/o pornodipendenza
- Ipersessualità
- Problemi legati all’eccitamento femminile
- Vaginismo
- Feticismi
- Problematiche comportamentali e/o comunicative all’interno della coppia che influenzano i rapporti sessuali
Cos'è un sessuologo clinico?
Il sessuologo clinico, chiamato anche psicosessuologo, è uno psicologo, uno psicoterapeuta o un medico specializzato in problematiche legate alla sfera sessuale. Ha una laurea (in psicologia o in medicina) e almeno una specializzazione in sessuologia, della durata di 4 anni: si tratta quindi di un percorso di formazione piuttosto lungo, che va dai 9 ai 10 anni in totale.
Come si svolge una seduta di sessuologia?
A una consulenza sessuologica ci si può andare da soli/e o in coppia. Si tratta di un colloquio clinico che ha lo scopo di rilevare la problematica legata alla sessualità e aiutare chi la porta a trovare una soluzione.
Capita spesso che il problema che viene presentato al sessuologo (o alla sessuologa) dipenda da diverse cause: fisiche/biologiche, emotive/psicologiche, sociali/relazionali o un loro miscuglio. Per questo motivo è importante cercare il supporto, se possibile, di più figure professionali, in base alle nostre necessità.
Il sessuologo potrebbe essere affiancato quindi da un andrologo o un ginecologo e/o da uno psicologo o uno psicoterapeuta (nel caso in cui non lo fosse già).
Un caso specifico: la terapia mansionale integrata
La TMI (Terapia Mansionale Integrata) è un modello di terapia breve e strategica, molto usato nell’ambito della sessuologia, che prevede la prescrizione di mansioni da svolgere a casa, fra una seduta e l’altra. Questi “compiti a casa” sono utili per imparare a gestire o provare a risolvere ogni tipo di disfunzione e sono validi sia per le coppie sia per le persone singole.
Una disfunzione sessuale spesso non interessa solo il corpo, ma coinvolge anche pensieri, convinzioni, emozioni che riguardano la percezione che abbiamo di noi e il rapporto che instauriamo con l’altra persona. Ad esempio: se quando fai sesso con il tuo ragazzo non riesci ad avere un orgasmo, e per questo motivo ti senti in colpa o sbagliata, la volta successiva potresti provare un’ansia da prestazione talmente forte da farti concentrare solo sulla performance, impedendoti di rilassarti e di goderti il momento. Si tratta di un circolo vizioso, che la sessuologa (o il sessuologo) può aiutarti a rompere: lo scopo della terapia è quello di partire dal singolo episodio alla base della disfunzione, per arrivare fino alla risoluzione del disturbo.
Le problematiche della sfera sessuale: quali sono?
Quando, durante un’attività sessuale, incontriamo una difficoltà che ci impedisce di goderne, allora potremmo trovarci di fronte a una disfunzione sessuale - o disturbo sessuale. Queste difficoltà possono riguardare una o più fasi del rapporto, cioè: il desiderio, l’eccitazione, l’orgasmo e/o la risoluzione.
Disturbo del desiderio ipoattivo (o anoressia sessuale)
Si tratta di un disturbo piuttosto comune tra le donne: chi ne soffre non ha fantasie, pensieri o desideri sessuali, ma sceglie comunque di fare sesso, anche se senza provare piacere. Le donne che lo sperimentano, al contempo, non vivono l’esperienza sessuale in maniera negativa. Alla base di questa disfunzione possono esserci diversi problemi psicologici, come lo stress, l’ansia, la depressione, la scarsa accettazione di sé; alcune cause fisiche, come l’assunzione di certi farmaci, la presenza di specifiche patologie o squilibri ormonali; oppure un’educazione familiare rigida (o alcune convinzioni religiose). La psicoterapia cognitivo-comportamentale potrebbe modificare i pensieri e le convinzioni che impediscono un sereno coinvolgimento sessuale.
Dispaurenia
Anche questo disturbo riguarda le donne e si manifesta con un dolore genitale frequente o continuo durante i rapporti sessuali. In Italia, ne soffre il 12% della popolazione femminile non ancora in menopausa. Le cause possono essere fisiche (infiammazioni, ridotta elasticità dei tessuti, incompatibilità dimensionale) o psicologiche (ansia, che non permette alla vagina di lubrificarsi). Se le cause sono fisiche, è necessario richiedere l’aiuto di un medico; per le cause psicologiche la psicoterapia cognitivo-comportamentale è il trattamento d’elezione, magari abbinata agli esercizi di Kegel.
Vaginismo
Nel nostro Paese sono circa un milione le donne con vaginismo. Chi ne soffre contrae involontariamente i muscoli esterni della vagina, impedendo la penetrazione. Anche in questo caso la terapia cognitivo-comportamentale e gli esercizi di Kegel possono aiutare. La maggior parte delle donne colpite da questa disfunzione è giovane e ha un atteggiamento negativo nei confronti della sfera sessuale, spesso causato da traumi del passato. Ma esistono anche cause fisiche, più facilmente risolvibili. Qual è la differenza con la vulvodinia? Nel vaginismo la muscolatura della vagina si contrae a causa della paura della penetrazione, mentre nella vulvodinia le contrazioni sono motivate dal dolore fisico e da un’intensa sensazione di bruciore.
Disturbo dell’eccitazione
Definito anche come “disfunzione erettile”, questo disturbo riguarda gli uomini e impedisce loro di raggiungere e mantenere l’erezione durante i rapporti sessuali: ne soffrono circa 3 milioni di uomini italiani. Le cause, come al solito, possono essere organiche o psicologiche: nel secondo caso c’entra spesso l’ansia da prestazione, ma è importante non sottovalutare le cause fisiche (dietro potrebbero esserci malattie cardiocircolatorie, vascolari, il morbo di Alzheimer, la distrofia muscolare o altri disturbi). La psicoterapia cognitivo-comportamentale potrebbe aiutare a “ristrutturare” i pensieri disfunzionali, che sono terreno fertile per l’ansia.
Eiaculazione precoce
È la disfunzione più comune in assoluto fra gli uomini: in Italia sono in 4 milioni a soffrirne. Le persone con questo disturbo faticano a controllare l’orgasmo e, quindi, l’eiaculazione: il tutto può durare da qualche secondo a 1-2 minuti, causando insoddisfazione e malessere. L’ansia anticipatoria, dovuta al fatto di temere il ripetersi della situazione, crea un circolo vizioso che non fa altro che peggiorare l’umore di chi la sperimenta. Alla fonte ci possono essere problemi psicologici, ma anche fattori fisici come l’ipersensibilità del glande o un’infiammazione della prostata. Nel primo caso, la terapia d’elezione è quella cognitivo-comportamentale: lo psicosessuologo potrebbe suggerire anche tecniche come quella dello “stop/start”, che prevede l’interruzione della stimolazione nel momento subito precedente all’eiaculazione, o dello “squeeze”, consistente nella compressione del pene, con lo scopo di impedire l’orgasmo.
Eiaculazione ritardata e anorgasmia
Per gli uomini che ne soffrono è difficile, o addirittura impossibile, raggiungere l’orgasmo durante un rapporto sessuale: questo causa frustrazione e disagio. Molti di loro però riescono a ottenerlo con la masturbazione. Dietro l’eiaculazione ritardata c’è spesso un’educazione rigida impartita da genitori religiosi e/o una rabbia repressa nei confronti della persona con cui stiamo, la paura di subire un abbandono o altre esperienze traumatiche. Anche in questo caso, la terapia cognitivo-comportamentale potrebbe aiutare a vincere il timore di eiaculare davanti al/alla partner.
Dal sessuologo: qualche esercizio per coppie e per single
La focalizzazione sensoriale potrebbe aiutare la coppia a superare l’ansia da prestazione per un rapporto sessuale. È molto semplice: spogliatevi e accarezzatevi a vicenda. L’unica cosa su cui è necessario concentrarsi sono le sensazioni piacevoli date dai massaggi e dall’intimità: non ci sarà alcun rapporto e, senza di lui, non ci sarà nemmeno la preoccupazione per la performance sessuale.
Solo per le donne, un esercizio di Kegel. Siediti o sdraiati e rilassa tutti i muscoli, poi stringi quelli intorno all’ano, come se stessi trattenendo la pipì. Rilascia e ripeti qualche volta. Lo stai facendo nel modo giusto? Per capirlo prova a esercitarti mentre fai la pipì: interrompi e ripristina il flusso due o tre volte; oppure inserisci un dito nella vagina: se riesci a sentire la contrazione, il tuo esercizio di Kegel riuscirà.
Se soffri di eiaculazione precoce, durante la masturbazione maschile (o il rapporto) fermati quando senti di essere vicino all’orgasmo. Poi prendi la base della punta del pene: metti il pollice sul frenulo e tieni l’indice e il medio sul dorso e fai pressione per 3 o 4 secondi, in modo da fermare l’eiaculazione. Ripeti questo processo per 3 o 4 volte prima di arrivare finalmente a meta. Questa è la tecnica del fermarsi e stringere.
Dal sessuologo: qualche esercizio per coppie e per single
La focalizzazione sensoriale potrebbe aiutare la coppia a superare l’ansia da prestazione per un rapporto sessuale. È molto semplice: spogliatevi e accarezzatevi a vicenda. L’unica cosa su cui è necessario concentrarsi sono le sensazioni piacevoli date dai massaggi e dall’intimità: non ci sarà alcun rapporto e, senza di lui, non ci sarà nemmeno la preoccupazione per la performance sessuale.
Solo per le donne, un esercizio di Kegel. Siediti o sdraiati e rilassa tutti i muscoli, poi stringi quelli intorno all’ano, come se stessi trattenendo la pipì. Rilascia e ripeti qualche volta. Lo stai facendo nel modo giusto? Per capirlo prova a esercitarti mentre fai la pipì: interrompi e ripristina il flusso due o tre volte; oppure inserisci un dito nella vagina: se riesci a sentire la contrazione, il tuo esercizio di Kegel riuscirà.
Se soffri di eiaculazione precoce, durante la masturbazione maschile (o il rapporto) fermati quando senti di essere vicino all’orgasmo. Poi prendi la base della punta del pene: metti il pollice sul frenulo e tieni l’indice e il medio sul dorso e fai pressione per 3 o 4 secondi, in modo da fermare l’eiaculazione. Ripeti questo processo per 3 o 4 volte prima di arrivare finalmente a meta. Questa è la tecnica del fermarsi e stringere.
Penso di avere una disfunzione sessuale: a chi mi rivolgo?
Serenis è uno dei centri medici più grandi d’Italia: i nostri terapeuti e le nostre terapeute offrono sedute di psicoterapia online, in videochiamata. Tutti/e condividono almeno una laurea e una specializzazione e, ovviamente, l’iscrizione all’albo: hanno in media 11 anni di esperienza.
Molti/e di loro hanno una specializzazione in sessuologia: per assicurarti una persona esperta in questo campo, ti basterà scegliere l'opzione "si tratta della sfera sessuale" all'interno del questionario. Puoi iniziare questo percorso da solo (o da sola), oppure in coppia: è una tua scelta. Noi, in ogni caso, siamo qui 💜
Alcuni articoli sul tema della sessualità
Abbiamo un segreto
“La terapia mi ha aiutato a trovare un equilibrio”
Samuele, che lavora in Serenis
Sappiamo cosa significa fare terapia: ogni dipendente di Serenis (o quasi) ha alle spalle uno o più percorsi.
Conosciamo bene gli ostacoli pratici e culturali che rendono poco accessibile il benessere mentale. Il nostro lavoro è cercare di superarli – non è semplice, ma l’esperienza aiuta.
A cosa serve la terapia?
Fare una lista è difficile, perché può servire per tantissime cose: l’idea di base è lavorare su ciò che si prova e cercare un cambiamento. Queste sono alcune delle situazioni di cui ci occupiamo più spesso.
Stress da lavoro
Crescita personale
Ansia
Genitorialità
Coppie
Depressione
Fobie
Sonno
Panico
Adolescenza
Ricapitoliamo
Se rispondi al questionario troveremo il tuo o la tua terapeuta.
Il primo colloquio è gratuito. Se andrà male, potrai farne un altro.
Gli incontri saranno tutti in videochiamata e senza vincoli.
Avrai anche un diario dove annotare i tuoi progressi.
Potrai smettere in ogni momento.
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Domande frequenti
Quando si parla di preferenze sessuali, ogni persona è diversa. Ma ci sono degli interessi che, più o meno, sono piuttosto comuni e che appartengono alla sfera “tradizionale” delle fantasie. Quando questi interessi sconfinano nell’atipico, allora possiamo parlare di parafilia. Un esempio di parafilia potrebbe essere l’oggettofilia, cioè l’attrazione sessuale per gli oggetti inanimati. Quando invece l’interesse sessuale arreca danno a chi lo prova o alle altre persone, parliamo di disturbo parafilico, cioè di una patologia mentale (ne sono un esempio il disturbo voyeuristico e la pedofilia).
Se vuoi saperne di più, dai un’occhiata a questo articolo completo sulla parafilia.
Sì. Li abbiamo scritti insieme ad alcuni psicoterapeuti del nostro centro medico, sulla base della letteratura esistente e di fonti affidabili. Per approfondire, scopri come funziona il nostro processo di revisione.
Siamo un centro medico che offre sedute di supporto psicologico, psicoterapia, coaching e psichiatria online, sia da sito che da app. Ecco come funziona.
- Per prima cosa ti chiediamo di rispondere a un questionario.
- Sulla base delle tue risposte scegliamo quale psicoterapeuta farti conoscere, tra centinaia di profili specializzati.
- Potrai parlarci gratuitamente, in videochiamata, per spiegare la tua situazione e fare ogni domanda necessaria.
- Dopo il primo colloquio, se vorrai proseguire, potrai farlo a pagamento. Il costo varierà in base al percorso e al piano che sceglierai.
Il primo colloquio è gratuito e senza vincoli. Poi avrai due possibilità:
- comprare le sedute singolarmente, al costo di 55 euro l’una;
comprare un pacchetto di 4 sedute, al costo di 202 euro. Se non lo finirai ti rimborseremo le sedute residue, esclusa la marca da bollo.