Perché siamo un centro medico specializzato in psicoterapia e supporto psicologico. Collaboriamo con centinaia di terapeute e terapeuti per rendere il benessere mentale sempre più accessibile, anche cercando di comunicare in modo chiaro e responsabile.
Questa pagina è stata controllata dal punto di vista clinico
Cos’è la personalità?
Secondo il DSM-V, la personalità è il nucleo duraturo dell’esperienza e dell’identità, capace di determinare il modo in cui percepiamo e ci relazioniamo con ciò che ci circonda.
La prospettiva scientifica della psicologia della personalità la definisce invece come un’organizzazione di modi di essere, di conoscere e di agire che assicura coerenza, continuità e progettualità al nostro rapporto con il mondo.
Potremmo paragonarla a un edificio in costruzione di cui non si conosce la data di fine dei lavori. Tutti e tutte ne abbiamo una e le nostre attitudini, le nostre capacità, il nostro comportamento ne sono profondamente influenzati.
Quali sono i disturbi della personalità?
Il DSM-V li classifica in tre domini di base, ciascuno caratterizzato da due componenti fondamentali:
- GRUPPO A: stravaganza ed eccentricità. Le persone che ne fanno parte potrebbero risultare eccentriche, essere diffidenti e tendere all’isolamento;
- GRUPPO B: drammatizzazione ed emotività. Chi ne fa parte sperimenta delle estreme risposte emotive, comportamenti drammatici e una tendenza all’egocentrismo;
- GRUPPO C: ansia e paura. Le persone appartenenti a questo gruppo spesso hanno una scarsa autostima, sono timorose e ansiose.
La nostra personalità raggruppa schemi di pensiero, percezione, reazione e relazione piuttosto stabili nel tempo: i disturbi di personalità compaiono quando questi tratti si fanno così evidenti, rigidi e disadattivi da compromettere la vita di tutti i giorni e causarci un forte disagio.
La personalità è ereditaria?
Se la personalità fosse un piatto, avrebbe due ingredienti base: i geni e le esperienze. Sapresti dire che tipo di persona sei?
Parte del nostro temperamento - quello legato a emozioni, attenzione e attività motoria - è geneticamente predisposto, regolato da fattori ormonali e dai neurotrasmettitori.
Esiste però un’altra parte di personalità, il carattere forte: è quella che maggiormente subisce l’influenza del mondo esterno. Viene forgiata dalle nostre prime esperienze e dalle persone significative che incontriamo: i genitori, spronandoci a sviluppare i nostri talenti, ne sono un esempio. Forse è a causa loro, o di altri incontri, che abbiamo intrapreso la strada che oggi ci definisce.
La personalità può cambiare?
È un processo lento e progressivo, ma sì: la nostra personalità non è scolpita nella pietra. E lo dimostra uno studio condotto dalle università dell’Illinois, di Houston e di Tubinga, in cui un campione di 2000 persone - nell’arco di 50 anni - ha mostrato che «la personalità ha una componente stabile per tutta la durata della vita ma è anche malleabile, ovvero le persone maturano con l'età». I cambiamenti maggiori consistono in uno smussamento degli angoli più spigolosi del comportamento: chi ha partecipato ha ottenuto, mezzo secolo dopo, punteggi più alti per quanto riguarda la calma, la fiducia in sé, il senso di responsabilità e la propensione a immedesimarsi nelle altre persone. La neuroplasticità ne è la causa: le esperienze che viviamo hanno il potere di modificare la struttura del nostro ippocampo e rafforzare (o indebolire) i nostri collegamenti neuronali.
Questo assunto, la regola di Hebb, ci pone di fronte all’importanza delle scelte: optare per l’opportunità di crescita giusta, l’attività migliore per noi e le persone più adatte da frequentare può essere cruciale per la costruzione di ciò che siamo.
I disturbi di personalità: quali sono e in cosa consistono
Il DSM-V individua 10 tipi di disturbi di personalità:
GRUPPO A
Qui si collocano il disturbo paranoide (caratterizzato da diffidenza e sospettosità), quello schizoide (di cui è caratteristica tipica il disinteresse nei confronti delle altre persone) e quello schizotipico (che attribuisce a chi ne soffre idee e atteggiamenti eccentrici).
GRUPPO B
Comprende il disturbo antisociale (caratterizzato da un senso di irresponsabilità sociale, dal disprezzo e dalla necessità di ingannare e manipolare le altre persone), quello borderline (contraddistinto da vacuità interiore, relazioni instabili e disregolazione emozionale), il disturbo strionico (per il quale chi ne soffre è alla continua ricerca di attenzioni e vive l’emotività in maniera esasperata) e il disturbo narcisistico (caratterizzato dalla mancanza di empatia, dal bisogno di adulazione e da una percezione grandiosa di sé).
GRUPPO C
Racchiude il disturbo evitante (che spinge a evitare le situazioni e le interazioni sociali che potrebbero sfociare in un rifiuto, in una critica o in un’umiliazione), il disturbo dipendente (caratterizzato da arrendevolezza e bisogno di accudimento), quello ossessivo-compulsivo (in cui predominano perfezionismo, rigidità e ostinazione).
Come si curano i disturbi di personalità?
I disturbi di personalità sono sottodiagnosticati: spesso chi ne soffre cerca una cura per i sintomi più evidenti e limitanti, come autolesionismo, ansia e/o depressione.
Il trattamento farmacologico è efficace sui sintomi specifici e potrebbe essere un utile alleato all’inizio del percorso di guarigione.
La psicoterapia è il trattamento di riferimento per i disturbi di personalità: sia quella individuale sia quella di gruppo si sono dimostrate efficaci per la maggior parte delle tipologie. Se pensi di averne bisogno, qui troverai supporto psicologico con uno psicologo online💜
Come si curano i disturbi di personalità?
I disturbi di personalità sono sottodiagnosticati: spesso chi ne soffre cerca una cura per i sintomi più evidenti e limitanti, come autolesionismo, ansia e/o depressione.
Il trattamento farmacologico è efficace sui sintomi specifici e potrebbe essere un utile alleato all’inizio del percorso di guarigione.
La psicoterapia è il trattamento di riferimento per i disturbi di personalità: sia quella individuale sia quella di gruppo si sono dimostrate efficaci per la maggior parte delle tipologie. Se pensi di averne bisogno, qui troverai supporto psicologico con uno psicologo online💜
Cos’è la teoria dei Big Five?
Elaborata tra gli anni ‘80 e ‘90 da R. McCrae e P. Costa, raggruppa le cinque macro-categorie più usate per comporre il quadro della personalità di ciascuna persona. Dobbiamo immaginare ogni categoria come un ventaglio di possibilità, in cui c’è sempre un polo positivo, uno negativo e le mille sfumature centrali. La nostra personalità sarà il risultato della somma delle collocazioni che otterremo in ogni categoria. La prima è quella dell’estroversione-introversione, la seconda si sposta tra gradevolezza-ostilità, la terza è quella della perseveranza-incostanza, la quarta tocca i poli del nevroticismo-stabilità emotiva, l’ultima riguarda l’apertura-chiusura all’esperienza.
Se hai voglia di curiosare dentro di te, due sono i test che potresti completare per scoprire i tratti della tua personalità: il NEO Personality Inventory di Costa e McCrae e il Big Five Questionnarire (BFQ) di Caprara, Barbaranelli e Borgogni.
Alcuni articoli sulla personalità
Abbiamo un segreto
“La terapia mi ha aiutato a trovare un equilibrio”
Samuele, che lavora in Serenis
Sappiamo cosa significa fare terapia: ogni dipendente di Serenis (o quasi) ha alle spalle uno o più percorsi.
Conosciamo bene gli ostacoli pratici e culturali che rendono poco accessibile il benessere mentale. Il nostro lavoro è cercare di superarli – non è semplice, ma l’esperienza aiuta.
A cosa serve la terapia?
Fare una lista è difficile, perché può servire per tantissime cose: l’idea di base è lavorare su ciò che si prova e cercare un cambiamento. Queste sono alcune delle situazioni di cui ci occupiamo più spesso.
Stress da lavoro
Crescita personale
Ansia
Genitorialità
Coppie
Depressione
Fobie
Sonno
Panico
Adolescenza
Ricapitoliamo
Se rispondi al questionario troveremo il tuo o la tua terapeuta.
Il primo colloquio è gratuito. Se andrà male, potrai farne un altro.
Gli incontri saranno tutti in videochiamata e senza vincoli.
Avrai anche un diario dove annotare i tuoi progressi.
Potrai smettere in ogni momento.
Leggi anche
Domande frequenti
Secondo il DSM-V la guarigione passa attraverso quattro step: la riduzione del disagio soggettivo è il primo obiettivo, perché i sintomi che lo caratterizzano tendono ad allontanarci dalle situazioni quotidiane che ci provocano stress. In questa prima fase i farmaci potrebbero essere utili. Il secondo passo è la consapevolezza: è importante capire che i problemi che abbiamo dipendono dalle modalità disadattive con cui entriamo in contatto col mondo. Il terzo step consiste nella riduzione dei comportamenti socialmente sgraditi: in questa fase la terapia familiare e il coaching potrebbero essere cruciali. L’ultimo passaggio consiste nella modifica dei tratti di personalità problematici: è lo step che richiede più tempo, ma quello in cui la terapia individuale gioca il ruolo più importante.
Sì. Li abbiamo scritti insieme ad alcuni psicoterapeuti del nostro centro medico, sulla base della letteratura esistente e di fonti affidabili. Per approfondire, scopri come funziona il nostro processo di revisione.
Siamo un centro medico che offre sedute di supporto psicologico, psicoterapia, coaching e psichiatria online, sia da sito che da app. Ecco come funziona.
- Per prima cosa ti chiediamo di rispondere a un questionario.
- Sulla base delle tue risposte scegliamo quale psicoterapeuta farti conoscere, tra centinaia di profili specializzati.
- Potrai parlarci gratuitamente, in videochiamata, per spiegare la tua situazione e fare ogni domanda necessaria.
- Dopo il primo colloquio, se vorrai proseguire, potrai farlo a pagamento. Il costo varierà in base al percorso e al piano che sceglierai.
Il primo colloquio è gratuito e senza vincoli. Poi avrai due possibilità:
- comprare le sedute singolarmente, al costo di 55 euro l’una;
comprare un pacchetto di 4 sedute, al costo di 202 euro. Se non lo finirai ti rimborseremo le sedute residue, esclusa la marca da bollo.