Perché siamo un centro medico specializzato in psicoterapia e supporto psicologico. Collaboriamo con centinaia di terapeute e terapeuti per rendere il benessere mentale sempre più accessibile, anche cercando di comunicare in modo chiaro e responsabile.
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Cosa sono i disturbi del neurosviluppo?
Si tratta di un insieme di condizioni che compaiono durante le prime fasi dello sviluppo, in molti casi prima che il bambino (o la bambina) cominci la scuola elementare. I deficit che un disturbo dello sviluppo può portare con sé possono ostacolare il funzionamento personale, sociale, scolastico o lavorativo di chi ne soffre: potrebbero essere alla base di una difficoltà nell’apprendimento o nel controllo delle funzioni esecutive, ma anche compromettere per intero le abilità sociali o intellettive.
Capita spesso che due o più disturbi del neurosviluppo si presentino contemporaneamente: ad esempio, è comune che le persone con un disturbo dello spettro autistico presentino anche un disturbo dello sviluppo intellettivo.
Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, nel nostro Paese i disturbi del neurosviluppo colpiscono quasi 2 milioni di bambini/e e ragazzi/e: cioè tra il 10 e il 20% della popolazione fra gli 0 e i 17 anni.
Come capire se si ha un disturbo del neurosviluppo
I sintomi dei disturbi del neurosviluppo possono variare ampiamente in base al tipo di disturbo e alla persona coinvolta. Tuttavia, ci sono alcuni segnali comuni che possono indicarne una possibile presenza:
- ritardo nello sviluppo motorio o cognitivo
- difficoltà nella comunicazione
- problemi di interazione sociale
- comportamenti ripetitivi
- ipersensibilità o iposensibilità sensoriale
- difficoltà di apprendimento
- problemi di autocontrollo
- movimenti o tic involontari
Se ti rivedi in qualcuno di questi sintomi, non agitarti: non significa necessariamente che tu abbia un disturbo del neurosviluppo, ma può indicare la necessità di una valutazione più approfondita da parte di una figura qualificata - come un medico, uno psicologo o un neuropsichiatra infantile. Solo loro possono avanzare una diagnosi accurata: potrai ottenerne una rivolgendoti ad un CSM (Centro di Salute Mentale) se sei maggiorenne, o a un centro di neuropsichiatria infantile se hai meno di 18 anni.
Quali sono le cause dei disturbi del neurosviluppo?
Non esiste una causa specifica e universale alla base di questo insieme di disturbi, ma possiamo parlare di una combinazione complessa di elementi:
- fattori genetici: mutazioni genetiche o variazioni nelle sequenze genetiche possono predisporre un individuo a un disturbo del neurosviluppo. Ad esempio, il disturbo dello spettro autistico e la sindrome di Down sono noti per avere cause genetiche;
- fattori prenatali: esposizione a sostanze chimiche, infezioni o assunzione di alcol e droghe durante la gravidanza, malnutrizione o stress materno possono influenzare lo sviluppo del cervello del feto e aumentare il rischio di disturbi del neurosviluppo;
- fattori perinatali: eventi che si verificano durante il parto o subito dopo il parto, come l'asfissia alla nascita o alcune complicazioni nel periodo neonatale, possono influenzare lo sviluppo neurologico del neonato e contribuire ai disturbi del neurosviluppo;
- fattori ambientali: l'esposizione a sostanze tossiche, a inquinanti ambientali o al piombo durante l'infanzia può influenzare negativamente la crescita del cervello e contribuire ai disturbi del neurosviluppo.
Quali sono i disturbi del neurosviluppo?
Ecco un elenco dei 6 disturbi del neurosviluppo indicati dal DSM V:
Disturbo dello spettro autistico (ASD)
La persona affetta da un disturbo dello spettro autistico fatica a costruire delle relazioni sociali, usa il linguaggio in modo anomalo (o non parla proprio) e presenta comportamenti limitati e ripetitivi: i suoi interessi sono pochi e la routine quotidiana che segue è molto rigida.
Parliamo di “spettro” perché quella dell’autismo è una condizione che può presentare diversi gradi di variazione e gravità.
Per diagnosticare l’autismo esistono dei test standardizzati specifici, somministrati da medici, psicologi e psicoterapeuti. La terapia comportamentale altamente strutturata risulta essere il trattamento più efficace in questi casi.
Secondo il Ministero della Salute, in Italia 1 bambino su 77 (tra i 7 e i 9 anni) presenta un disturbo dello spettro autistico: i maschi sono 4,4 volte più soggetti a questa condizione.
Sindrome di Down
Si tratta di un disturbo cromosomico dovuto alla presenza di un cromosoma 21 in più, causa di un deficit intellettivo e di anomalie fisiche (caratteristiche specifiche del cranio, del viso e una bassa statura).
Le probabilità di una donna di partorire un bambino (o una bambina) con la sindrome di Down, aumentano all’aumentare della sua età: prima del parto, il prelievo dei villi coriali e/o l’amniocentesi possono confermare una diagnosi prenatale.
Questo disturbo non ha una cura, ma ci sono delle difficoltà e dei sintomi specifici che possono essere trattati.
Disturbo dell'attenzione e dell'iperattività (ADHD)
Chi ne soffre ha una bassa soglia dell’attenzione e una vivacità (e impulsività) eccessiva, che interferisce con le funzionalità e con lo sviluppo personale. È presente fin dalla nascita, o si sviluppa poco dopo: c’è chi fatica a portare a termine dei compiti e ha una scarsa capacità di concentrazione, chi mostra segni di iperattività e impulsività e, infine, chi manifesta entrambi gli stati.
Dei questionari specifici, compilati da insegnanti e genitori, aiutano lo psicologo, lo psicoterapeuta e/o il medico a diagnosticare l’ADHD. Per trattarla potrebbero essere utili alcuni accorgimenti: ambienti strutturati, routine quotidiane, un piano specifico di intervento scolastico, tecniche genitoriali modificate, farmaci psicostimolanti e la terapia comportamentale. Se vuoi, puoi completare gratuitamente il test ADHD sul nostro sito.
Disturbi dell'apprendimento
Le persone con un disturbo dell’apprendimento hanno delle potenzialità intellettive effettive più alte rispetto al proprio livello di rendimento scolastico. Le difficoltà che possono sperimentare riguardano la concentrazione o l’attenzione, lo sviluppo del linguaggio, l’elaborazione di informazioni visive e uditive e/o la coordinazione motoria.
Solitamente chi presenta questo disturbo presenta anche deficit in più di un’area.
Secondo il Ministero della Salute, in Italia ci sono quasi 300.000 studenti e studentesse con dislessia, disortografia, disgrafia e/o discalculia. Una legge italiana (la n. 170/2010) riconosce i disturbi specifici dell’apprendimento e affida alla scuola - in accordo con le famiglie - il compito di intervenire per individuare i casi sospetti di DSA.
Disturbi del linguaggio
Chi ne soffre presenta un ritardo in uno o più ambiti dello sviluppo del linguaggio (ma non presenta problemi cognitivi, sensoriali, motori, affettivi). Per poter diagnosticare questo disturbo, è necessario monitorare i progressi di bambini e bambine nei loro primi anni di vita. Un disturbo del linguaggio potrebbe sussistere se: a 12 mesi ancora non sono state dette le prime parole, a 24 mesi il vocabolario si compone di una decina scarsa di lemmi, a 30 mesi non si usano combinazioni di parole per esprimere richieste e bisogni (ad esempio, “mamma acqua!”), dopo i 30 mesi le difficoltà di comprensione continuano e non si impara a comporre e usare frasi semplici.
Potrebbe essere importante rivolgersi a un Centro Specializzato per la cura dei disturbi del linguaggio: un’équipe composta da un neuropsichiatra, uno psicologo e un logopedista osserverà il bambino (o la bambina) durante il gioco, valuterà le sue capacità comunicative e gli sottoporrà dei test per verificare la diagnosi.
Disturbi del movimento
Comprendono il disturbo dello sviluppo della coordinazione, il disturbo da movimento stereotipato e i disturbi da tic.
La prima di queste condizioni si manifesta con una scarsa capacità di coordinazione motoria: le persone che ne soffrono risultano goffe, lente e imprecise nei movimenti.
Il disturbo da movimento stereotipato è caratterizzato da comportamenti motori ripetitivi che sembrano essere intenzionali e senza scopo (come dondolarsi o battersi la testa).
I tic vocali o motori sono sintomi specifici dei disturbi da tic: possono realizzarsi attraverso vocalizzazioni improvvise e rapide e/o movimenti stereotipati.
Saperne di più sui disturbi del neurosviluppo: qualche dato
Secondo il Censis, un italiano su quattro dichiara di non aver mai avuto a che fare con una persona con disabilità: questo perché spesso riduciamo la disabilità a una difficoltà motoria, mentre la più diffusa in età evolutiva è quella che porta con sé delle difficoltà intellettive (che passano più inosservate);
Nel mondo del lavoro, l’inclusività è ancora di là da venire: solo una persona con disabilità su cinque lavora.
Il 31,4% degli uomini e delle donne over 24 con sindrome di Down ha un lavoro (ma oltre il 70% di loro non riceve alcun compenso, o ne riceve uno minimo). Invece, solo il 10% delle persone autistiche over 20 ha un impiego.
Il nostro Paese spende poco per la disabilità: secondo i dati Eurostat 2015, la spesa si attesta sui 430 euro procapite (mentre la media europea sale a 538). I comuni spendono mediamente 3000 euro l’anno per ogni persona disabile.
Saperne di più sui disturbi del neurosviluppo: qualche dato
Secondo il Censis, un italiano su quattro dichiara di non aver mai avuto a che fare con una persona con disabilità: questo perché spesso riduciamo la disabilità a una difficoltà motoria, mentre la più diffusa in età evolutiva è quella che porta con sé delle difficoltà intellettive (che passano più inosservate);
Nel mondo del lavoro, l’inclusività è ancora di là da venire: solo una persona con disabilità su cinque lavora.
Il 31,4% degli uomini e delle donne over 24 con sindrome di Down ha un lavoro (ma oltre il 70% di loro non riceve alcun compenso, o ne riceve uno minimo). Invece, solo il 10% delle persone autistiche over 20 ha un impiego.
Il nostro Paese spende poco per la disabilità: secondo i dati Eurostat 2015, la spesa si attesta sui 430 euro procapite (mentre la media europea sale a 538). I comuni spendono mediamente 3000 euro l’anno per ogni persona disabile.
Si può guarire da un disturbo del neurosviluppo?
Partiamo dal presupposto che, per affrontare un disturbo del neurosviluppo, è necessario un approccio multidisciplinare che coinvolga i medici, i professionisti della salute mentale, la famiglia e la persona che ne soffre.
Ciascuna di queste figure ha un proprio importante ruolo:
- I medici possono somministrare un trattamento farmacologico utile a gestire sintomi come ansia, disattenzione, irritabilità e attuare una riabilitazione neuropsicologica, che fronteggi i deficit cognitivi specifici del (o della) paziente;
- Gli psicoterapeuti e gli psicologi possono proporre una terapia di tipo comportamentale, che agisca sui comportamenti disfunzionali attraverso l’uso del rinforzo, e/o una terapia di tipo occupazionale, che incentivi e favorisca l’autonomia della persona affetta da disturbi del neurosviluppo;
- La famiglia può essere determinante sia dal punto di vista del sostegno affettivo sia da quello del parent training. Si tratta di un percorso di formazione per genitori (e per insegnanti) che ha l’obiettivo di informare e preparare chi lo frequenta a gestire problemi e situazioni che possono verificarsi nella vita quotidiana della famiglia e in quella scolastica della persona con un disturbo del neurosviluppo.
Alcuni articoli sui disturbi del neurosviluppo
Abbiamo un segreto
“La terapia mi ha aiutato a trovare un equilibrio”
Samuele, che lavora in Serenis
Sappiamo cosa significa fare terapia: ogni dipendente di Serenis (o quasi) ha alle spalle uno o più percorsi.
Conosciamo bene gli ostacoli pratici e culturali che rendono poco accessibile il benessere mentale. Il nostro lavoro è cercare di superarli – non è semplice, ma l’esperienza aiuta.
A cosa serve la terapia?
Fare una lista è difficile, perché può servire per tantissime cose: l’idea di base è lavorare su ciò che si prova e cercare un cambiamento. Queste sono alcune delle situazioni di cui ci occupiamo più spesso.
Stress da lavoro
Crescita personale
Ansia
Genitorialità
Coppie
Depressione
Fobie
Sonno
Panico
Adolescenza
Ricapitoliamo
Se rispondi al questionario troveremo il tuo o la tua terapeuta.
Il primo colloquio è gratuito. Se andrà male, potrai farne un altro.
Gli incontri saranno tutti in videochiamata e senza vincoli.
Avrai anche un diario dove annotare i tuoi progressi.
Potrai smettere in ogni momento.
Leggi anche
Domande frequenti
Se sei una persona adulta, potresti rivolgerti a un CSM (Centro di Salute Mentale): si tratta di un servizio per l'assistenza diurna erogato dal Dipartimento di salute mentale del nostro Paese. Vi fa capo un'équipe composta almeno da uno psichiatra, uno psicologo, un assistente sociale e un infermiere. Se stai pensando di rivolgerti a uno psicologo online, Serenis può aiutarti: siamo un centro medico autorizzato.
Se sei minorenne, potresti rivolgerti a un (o una) neuropsichiatra infantile. Si tratta di un dottore specializzato in diverse aree della medicina: la pediatria, la neurologia e la psichiatria.
quali sono
le causa
come si guarisce
Sì. Li abbiamo scritti insieme ad alcuni psicoterapeuti del nostro centro medico, sulla base della letteratura esistente e di fonti affidabili. Per approfondire, scopri come funziona il nostro processo di revisione.
Siamo un centro medico che offre sedute di supporto psicologico, psicoterapia, coaching e psichiatria online, sia da sito che da app. Ecco come funziona.
- Per prima cosa ti chiediamo di rispondere a un questionario.
- Sulla base delle tue risposte scegliamo quale psicoterapeuta farti conoscere, tra centinaia di profili specializzati.
- Potrai parlarci gratuitamente, in videochiamata, per spiegare la tua situazione e fare ogni domanda necessaria.
- Dopo il primo colloquio, se vorrai proseguire, potrai farlo a pagamento. Il costo varierà in base al percorso e al piano che sceglierai.
Il primo colloquio è gratuito e senza vincoli. Poi avrai due possibilità:
- comprare le sedute singolarmente, al costo di 55 euro l’una;
comprare un pacchetto di 4 sedute, al costo di 202 euro. Se non lo finirai ti rimborseremo le sedute residue, esclusa la marca da bollo.